Inaugurato il ponte del Ghetto Vecchio

18 febbraio 2013

immagine dell'inaugurazione di ponte del Ghetto VecchioQuesta mattina Insula e il Comune di Venezia hanno inaugurato il ponte che collega il Ghetto Vecchio al Ghetto Nuovo. Il preesistente ponte era, in realtà, una passerella in ferro, con piano di calpestio in legno, appoggiata su muri portanti. Il manufatto presentava, ormai da tempo, segni evidenti di carenze strutturali e di avanzato stato di degrado, tanto che il piano di calpestio era stato rivestito in gomma per la sicurezza del passaggio pedonale.

I lavori sono iniziati a settembre con la posa di una passerella provvisoria – già utilizzata in occasione del rifacimento del ponte delle Cappuccine – per permettere il transito pedonale durante tutta la durata dell’intervento. L’intervento – costato 80 mila euro e realizzato dall’impresa esecutrice Sicop costruzioni e restauri srl – comprendeva la manutenzione della parte in muratura e la ricostruzione della passerella ripristinandone la configurazione originaria, sia nella struttura portante, sia nella pavimentazione. Sono stati inoltre sostituiti i sottoservizi preesistenti (gas, acqua potabile, antincendio, energia elettrica e illuminazione pubblica).

L’inaugurazione è stata l’occasione per fare il punto sulla situazione della manutenzione a Venezia. Avviato nel 1994, il Piano Programma era un articolato progetto di manutenzione straordinaria con una spesa stimata di 1.213 milioni di euro in 25 anni, il cui scopo era azzerare il degrado accumulatosi in quarant’anni di mancati interventi, riportando le infrastrutture in condizioni tali da resistere al particolare ambiente veneziano: 365 giorni l’anno, 24 ore al giorno (qualsiasi sia il livello di marea) l’acqua progressivamente aggredisce i muri di sponda dei canali, disgrega i materiali che li compongono rendendoli permeabili, si infiltra nel terreno retrostante asportandolo, innesca movimenti nelle strutture che possono portare all’instabilità.
Dei complessivi 1.213,5 milioni di euro (stimati a costi 1999), ad oggi sono stati finanziati 461,3 milioni e restano da finanziare circa 752,3 milioni. Per garantire la sopravvivenza fisica della città, nei prossimi 20 anni, sarebbe necessario un finanziamento medio annuo di circa 47 milioni di euro. Grazie ai finanziamenti erogati fino ad oggi, sono stati asportati i fanghi in esubero (stimati nel 1993 in 338.000 mc) e tutti i rii del centro storico sono stati riportati a livelli batimetrici compatibili con la navigazione, mediante scavi a umido o a secco.

Il risanamento del 68% delle sponde (65 km su 96 km totali), il 63% dei ponti (231 su 364 ponti pubblici), il 67% della pavimentazione (343 mila mq su 511 mila mq) e il 20,4% delle fognature (24,5 km di rete realizzata rispetto ai 120 previsti) è il dato indicativo dell’avanzamento dell’attività di ripristino della piena funzionalità idraulica, strutturale e igienica dei rii e delle loro sponde e dell’attività di risanamento igienico-sanitario.

Tuttavia, a causa del mancato rifinanziamento della Legge speciale, negli ultimi anni si è verificato un drastico rallentamento dei lavori. Nel 2011, ad esempio, il finanziamento per opere di manutenzione urbana è stato di soli 4,5 milioni di euro e all’inizio del 2012 si è chiuso l’ultimo cantiere di scavo dei rii e di manutenzione delle sponde (insula di San Felice lotto 1).

Basti pensare alle sole risorse destinate alle gestioni territoriali: quelle del 2012 – inizio 2013 (Venezia, Burano, Lido, Mazzorbo Murano, Pellestrina, Sant’Erasmo e Vignole) usufruiscono di un finanziamento complessivo di 4,3 milioni di euro (finanziamento assegnato nel 2011).
Il finanziamento che verrà utilizzato nel corso del 2013 (assegnato però nel 2012) è invece di 2,4 milioni di euro, quindi importo lavori circa 1,6 milioni. Ciò significa una riduzione circa del 44%.

Le modalità d’intervento della gestione territoriale sono le seguenti:
– sulla base della segnalazione di un’anomalia;
– sulla base di un programma della manutenzione redatto ricorrendo anche al monitoraggio e a indagini periodiche.
Attraverso tale servizio, da un lato vengono riparate, ad esempio, buche o avvallamenti della pavimentazione, ringhiere instabili, fognature intasate, pietre e mattoni in bilico, dall’altro si garantisce il buon mantenimento delle strutture già coinvolte da un intervento di risanamento complessivo.

Ricordiamo che per la sola segnalazione su chiamata ogni mese vengono investiti tra i 60 e gli 80 mila euro solo per il centro storico (vedi ad esempio gli interventi realizzati nel 2012 come ponte del Ghetto Vecchio, ponte Storto, ponte del Vin, ponte San Canzian, ponte dei Trasti o Rosso, ponte Malvasia, campo San Silvestro, fondamenta dei Tolentini, calle del Magazen, calle dell’Oca, calle di Mezzo, calle della Masena, corte Coltrera, corte del Paludo).

Eppure, le segnalazioni in questi anni non sono mai diminuite: anzi, proprio a causa dell’arresto delle attività di manutenzione straordinaria sempre più la società e l’amministrazione comunale vengono chiamate per risolvere piccoli problemi ma anche veri e propri dissesti della viabilità acquea e pedonale e malfunzionamenti del sistema fognario. Nel 2012, ad esempio, Insula ha ricevuto 1467 segnalazioni.
Per l’anno in corso, l’Assessorato ai Lavori pubblici e Insula hanno redatto una lista con almeno 50 interventi ritenuti necessari e prioritari. Tra questi ci sono restauri di ponti, dissesti di piccole porzioni di muri di sponda e di pavimentazioni, nonché problematiche legate a rigurgiti fognari.

Ecco una lista di interventi urgenti, non esaustiva, da realizzare qualora arrivassero le risorse che il Comune attende:
– ponti dei Tabacchi, Panada, dei Sartori, dell’Acquavite, del Pronto Soccorso, dello Stadio, dei Gesuiti, dei Mendicanti, delle Fondamente Nove, dell’Angelo Raffaele, dei Guardiani, delle Tette, della Madonetta, di San Pantalon, di Ca’ Foscari, della Chiesa ecc.;
– fondamenta del Soccorso, dei Mendicanti, della Madonna;
– muro di sponda di calle del Traghetto, ramo terzo Fornasa Vecia, campo San Canciano, fon-damenta Venier a Murano;
– ripristini pavimentazione in piazza San Marco e balaustra in marmo fronte giardinetti Reali;
– l’impianto di sollevamento in Baia del Re, scavo del rio di Sant’Antonin, intasamenti in viale XXIV Maggio;
– fognatura intasata a Santa Marta, lista Vecia dei Bari, calle seconda dei Saoneri, calle del remer, calle Santa Maria Formosa, calle San Giovanni Laterano, calle Longa, calle delle Ostreghe, salizada Crosera, crosera delle Botteghe, San Giobbe, calle Vivarini a Murano.