Parte la riqualificazione di rio terà dei Pensieri

5 novembre 2014

Insula inizierà la prossima settimana i lavori di riqualificazione di rio terà dei Pensieri, oggi in uno stato di avanzato degrado, con una pavimentazione disomogenea, frutto di interventi tampone realizzati nel corso degli anni per garantire la sicurezza del transito pedonale. Approfittando della bassa stagione e di minor impatto turistico, i lavori partiranno dal rio Novo coinvolgendo l’area dove insistono il mercato equo-solidale e le attività commerciali. Si proseguirà verso il rio di Santa Marta con cantieri successivi di estensioni variabili. Grazie al coordinamento dei vari enti dei sottoservizi, l’intervento comporterà anche la sostituzione delle reti vetuste, evitando eventuali future manomissioni se non legate a nuovi allacciamenti. I lavori dureranno circa sei mesi e il coordinamento dei sottoservizi richiederà ulteriori due mesi di cantiere. L’importo dei lavori è di circa 900 mila euro. La viabilità pedonale sarà sempre garantita.

Lo stato attuale

La pavimentazione si presenta con lisciate di cemento, masegni in trachite euganea e porfido a opera incerta. L’area è molto frequentata costituendo uno snodo fondamentale per la Casa circondariale di Santa Maria Maggiore, per l’università e per la Cittadella della giustizia ma anche un posto molto amato dai residenti: qui, una volta a settimana, si svolge il mercato del biologico-equo-solidale. Durante i lavori, il mercato proseguirà la sua attività sempre in rio terà dei Pensieri, spostandosi di qualche centinaio di metri in base all’area di cantiere.

I lavori

Prevedono la demolizione delle pavimentazioni in calcestruzzo e in porfido, l’adeguamento altimetrico delle superfici, la ripavimentazione e l’adeguamento delle aiuole. Inoltre, è previsto il riordino di tutti i sottoservizi (acqua, luce, gas, fibra ottica).

Cenni storici

Come ricorda il volume Another Venice di Gianpietro Zucchetta, tra il 1500 e il 1600, in questa zona esisteva il rio dei Pensieri e si contavano ben 3 ponti, di cui due provvisori in legno e uno in pietra. Nel 1842, l’ingegnere capo municipale Giuseppe Salvadori elaborò un progetto d’interramento del rio, che prevedeva un completo “tombamento” del canale. Dopo aver approvato il progetto, la Congregazione municipale dava avvio, il 22 agosto del 1845, all’asta pubblica per l’appalto dei lavori, che venivano affidati all’impresa Ienna di Ongaro e Granziotto. Per controversie sorte fra l’impresa e la municipalità, i lavori vennero a un certo punto sospesi, lasciando aperte nel tratto centrale alcune pericolose buche, in una della quali annegò anche un giovane. La ditta Ienna fu dichiarata decaduta dell’appalto: i lavori di interramento furono quindi ripresi solo il 17 marzo del 1847, dopo l’affidamento dell’incarico all’appaltatore Guidini. Terminati i lavori, la doppia fila di alberi fu invece aggiunta nel 1860.