Conclusi i lavori del lotto 1 a Forte Marghera per la realizzazione del centro studi

13 agosto 2015

immagine dell'entrata di Forte MargheraSono stati completati i lavori del lotto 1 per la realizzazione del “Centro studi per la valorizzazione delle architetture militari e dei sistemi difensivi a Forte Marghera”. Il Comune di Venezia, nel rispetto del Piano di recupero elaborato nel 2013 dalla direzione Sviluppo del territorio, ha infatti assegnato a Insula l’incarico di realizzare il nuovo centro studi, procedendo al recupero dell’edifico 1 e dell’edificio 53 di Forte Marghera.

Con il primo stralcio d'intervento, che porterà al restauro e riuso dell’edificio 1, è stato demolito il corpo edilizio esterno adibito a centrale termica, palesemente incoerente con il manufatto storico, e con il secondo lotto verrà realizzato un ascensore, come corpo evidentemente distinto dal fabbricato storico, per garantire l’abbattimento delle barriere architettoniche del futuro percorso d’accesso al centro documentale aperto al pubblico.
Nel lotto 1 sono stati realizzati i servizi igienici e il nuovo locale tecnico, recuperati all’uso e resi agibili l'ingresso, l’ufficio 3 e la porzione di corridoio che disimpegna questi locali. Nel locale tecnico, aperto all’esterno, è stato posizionato il quadro generale d’impianto elettrico, alimentato da una dorsale di alimentazione proveniente dalla cabina elettrica a servizio di Forte Marghera.
Il lotto 2 è attualmente in fase di progettazione esecutiva e prevede dei lavori sulle superfici murarie esterne e, all'interno, la conservazione dei muri portanti esistenti e delle membrature lignee della copertura. Sarà ricavata una sala di lettura e consultazione nella porzione sud dell’edificio. Sarà attuato il totale rifacimento degli impianti a servizio dell’edificio (elettrico, telefonico-dati, idrico-sanitario, fognario comprensivo di fossa settica, climatizzazione estiva e invernale). Internamente saranno privilegiati il recupero delle pavimentazioni di marmette e la conservazione degli intonaci esistenti, ripristinando le lacune con malta simile per composizione, granulometria e colore agli intonaci esistenti. I serramenti non recuperabili saranno sostituiti. Inoltre, troverà collocazione nel locale tecnico anche l’unità esterna dell’impianto di climatizzazione a pompa di calore.