Inaugurato il Pio loco delle Penitenti

25 settembre 2015

immagine del Pio loco delle Penitenti Da luogo di recupero per ragazze a centro diurno Alzheimer e residenza per anziani non autosufficienti. Seimila metri quadrati di superficie dislocati in tre edifici che ritornano ad essere fruibili dalla cittadinanza. Si è concluso il recupero dell’intero complesso del Pio loco delle Penitenti, uno degli interventi di edilizia più importanti realizzati nel centro storico in questi ultimi anni. L’intervento – finanziato con i fondi della legge speciale per Venezia (3.890.000 euro) e attraverso l’accensione di un mutuo sottoscritto con la Banca europea per gli investimenti (17.600.000) – è stato reso possibile grazie alla fattiva collaborazione tra IRE e Comune di Venezia, che ha affidato il recupero del complesso a Insula spa.

I lavori sono durati 5 anni: non più utilizzato dal 1995, il complesso, dopo anni di inaccessibilità, è tornato oggi a risplendere, mettendo in luce anche dei ritrovamenti archeologici, quali la bottega di un fabbro completa di fornetto e crogiolo risalenti al Cinquecento, tini da tintoria della medesima epoca oltre ad un ambiente di macellazione di epoca seicentesca, oltre a pavimenti e manufatti precedenti all’edificazione del complesso che sono stati posti all’attenzione della Soprintendenza per i beni archeologici del Veneto.

Il centro servizi San Giobbe, che trova posto nell’antico “Pio Loco delle Penitenti” è stato pensato dall'IRE per avere anche una destinazione pubblica a piano terra con servizi di quartiere (ambulatori, palestra di riabilitazione), centro diurno per attività comuni, centro diurno Alzheimer per 16 utenti, con giardino e corte, mentre nei due piani superiori si svilupperà la parte residenziale IRE per 90 anziani non autosufficienti, articolata in quattro nuclei.

“In questo importante lavoro Insula ha fatto da cerniera tra IRE e Comune, governando minutamente e quotidianamente la complessità del processo e di un cantiere così delicato per il centro storico di Venezia, cosa questa, che ha permesso di far rientrare la spesa finale nel quadro delle previsioni – afferma il presidente di Insula spa, Giampaolo Sprocati –. Oltre la complessità tecnica intrinseca a un intervento di questa tipologia e di queste dimensioni preme evidenziare la particolarità del procedimento attuato da una committenza composta da diversi soggetti che hanno saputo collaborare a tutti i livelli per arrivare, pur nei cambiamenti del mix di funzioni insediate, a un fine condiviso. Il principale elemento che ha creato le condizioni per un buon esito del processo di recupero è stata infatti la proficua relazione tra l’amministrazione comunale, che ha operato con la propria società strumentale Insula, e IRE. Nata già al livello della programmazione, la collaborazione è stata anche finanziaria e si è sviluppata dall'ideazione, allo sviluppo progettuale, alla realizzazione fino al collaudo e alla messa in funzione. Tuttavia, ci preme anche ricordare che quello delle Penitenti è un cantiere partito negli anni in cui venivano ancora finanziati interventi così importanti per recuperare edifici e aree del centro storico di cui la città ha ancora estremo bisogno. La carenza di finanziamenti che Venezia soffre progressivamente e costantemente da anni, purtroppo, ci fa intuire che quello delle Penitenti sarà uno degli ultimi cantieri avviati e conclusi in città”.

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