intervento concluso

ex dazio

fondamenta Navagero 77b-78-79

commessa 1

committente Comune di Venezia
stazione appaltante Edilvenezia spa
importo 355.028,70 euro
inizio-fine lavori novembre 1987 - luglio 1992
responsabile intervento geom. Rinaldo Povelato
direttore tecnico ing. Flavio Bellin
progetto architettonico arch. F. Bortoluzzi, arch. A. Monaco
progetto strutturale ing. U. Bellotto
progetto impianti arch. A. Monaco
direttore dei lavori arch. U. Camerino
impresa esecutrice Domenico Moras & C costruzioni spa
lavori di restauro e ristrutturazione con aumento di volume per la realizzazione di 4 alloggi, realizzazione di impianti idro-sanitario, elettrico e termico

Lungo il canale San Giovanni, all'estremità di fondamenta Navagero, si colloca una bassa linea di edifici costruiti a partire dalla seconda metà dell'Ottocento e originariamente destinati a magazzini e deposito. Alla parte nord, di due piani con arcate al piano terra, si contrappone la parte sud, più bassa e di epoca successiva. Quest'ultima presenta una maggiore articolazione, avendo subito il parziale tamponamento delle campate della struttura (pilastri in muratura e capriate) con la conseguente pressoché totale ridefinizione degli spazi a uso abitativo, a esclusione della parte centrale, utilizzata come magazzino.
L'operazione di restauro e ristrutturazione ha interessato il fabbricato meridionale, a pianta quadrangolare di 25x9 m circa. La necessità di recuperare l'immobile, in condizioni di degrado, e una specifica richiesta di aumento di superfici residenziali a Venezia e nelle isole minori, hanno portato a realizzare 4 alloggi invece dei 3 previsti in prima fase.
Tutte le unità abitative hanno accessi indipendenti dalla calle interna e si sviluppano su due piani, con scale rettilinee addossate ai muri trasversali; alle diverse dimensioni di pianta corrispondono soluzioni particolari di articolazione degli spazi del piano terra: ingresso-soggiorno, cucina-pranzo, per le due abitazioni di 71 e 81 mq; ingresso, cucina, soggiorno e camera, per le due abitazioni di 92 e 101 mq. Al fine di ottenere l'abitabilità del secondo piano - che ospita le camere e i bagni -, ovvero di soddisfare il requisito di un'altezza minima di 2 m nella parte ovest del sottotetto, è stato realizzato un ampliamento di 74 mc circa, inferiore ai limiti consentiti dalla normativa vigente per tale zona. L'aumento di volume non ha comunque comportato un'alterazione rilevante degli allineamenti esistenti, essendo distribuito su una lunghezza di 25 m circa; l'intero fabbricato è stato infatti mediamente sopraelevato di 30 cm, mantenendo il profilo delle due falde di copertura al di sotto del timpano che prospetta verso la laguna.
Opere edilizie importanti sono state necessarie per risanare le strutture, come la costruzione delle nuove murature, del solaio ligneo del primo piano e della struttura del tetto e degli abbaini, anch'essa in legno; il pavimento del piano terra è in battuto alla veneziana, mentre quello del primo piano è realizzato con un tavolato, le superfici dei bagni sono rivestite in ceramica. Tale trasformazione ha comportato inoltre la realizzazione degli impianti (idro-sanitario, elettrico e termico, autonomo per ogni alloggio).
Reinterpretando la tradizione costruttiva veneziana dei tipi edilizi più semplici, i prospetti contrappongono, secondo un ritmo alternato di pieni e vuoti, elementi finestrati verticali bordati a superfici intonacate in cocciopesto. Un intervento che rivela la sua modernità nel riutilizzo del sottotetto e nella composizione degli abbaini, una linea orizzontale di coronamento al basso prospetto verso la calle.

i numeri
4 alloggi: 1 da 101 mq, 1 da 92 mq, 1 da 81 mq, 1 da 71 mq