intervento concluso

restauro di un immobile ad uso residenziale in campo Do Pozzi

Castello 2688-2689

commessa 15

committente Comune di Venezia
stazione appaltante
Edilvenezia spa
importo 521.083,79 euro
inizio-fine lavori settembre 1993 - marzo 1995
responsabile intervento geom. Claudio Michieletto
direttore tecnico ing. Flavio Bellin
progetto di massima arch. Giovanni Predieri
progetto architettonico ing. Renzo Barbini
direttore dei lavori ing. Renzo Barbini
impresa esecutrice Impresa Innocente e Stipanovich srl
lavori di ristrutturazione edilizia con realizzazione di 5 alloggi (consolidamento statico, adeguamenti funzionali, risanamento delle strutture, isolamento e realizzazione di nuovi impianti)

La porzione di fabbricato interessata dall'intervento è costituita dal piano terra e dal primo piano di una delle due case Magno, un notevole complesso di edifici d'abitazione sorto nella prima metà del Quattrocento in campo Do Pozzi. Il corpo, sviluppato in profondità tra calle Magno e rio dei Scudi, si configura attorno ad una corte ad L, comunicante sia con il canale che con la calle, dalla quale un ampio scalone esterno conduce al primo piano. Oggetto negli anni cinquanta di un pesante rimaneggiamento che ha completamente demolito gli elementi costruttivi interni originali, sostituendoli con materiali poveri ed eterogenei, e realizzato una nuova scala addossata internamente al fronte sulla calle, il fabbricato ha mantenuto invece pressoché inalterati i due fronti su calle Magno e su rio dei Scudi e gli elementi architettonici che li definivano (le finestre gotiche trilobate, la quadrifora, la porta d'acqua). L'immobile, inoltre, ha conservato quasi intatta la travatura lignea del primo impalcato: un soffitto "alla sansovina" ordito parallelamente a calle Magno.
L'intervento da un lato recupera un immobile storicamente pregevole, dall'altro risponde alla domanda di abitazioni di dimensioni contenute per l'utenza veneziana. Dalle 3 unità abitative esistenti sono stati ricavati al primo piano 5 alloggi (da 43 mq a 97 mq), dotati ciascuno di un magazzino a piano terra. Questa trasformazione ha perciò comportato adeguamenti funzionali modesti, tra cui l'apertura o la chiusura di fori porta, la definizione dei disimpegni all'arrivo dei corpi scala, la realizzazione di ridotti soppalchi lignei praticabili a soffitto dei locali di servizio. Altre opere edilizie sono state necessarie per risanare le strutture e rispondere contemporaneamente alle nuove esigenze abitative e normative: il rifacimento, l'isolamento e il risanamento di murature, compreso lo sbarramento orizzontale per impedire la risalita capillare dell'umidità, di pavimenti e di solai - ripristinando anche il soffitto "alla sansovina" ove era stato sostituito da solai "in varesi" -, la sostituzione degli intonaci interni, l'adeguamento tecnologico dei servizi igienici e dell'impianto termico ed elettrico, la realizzazione di quello fognario. Lavori consistenti hanno invece interessato le opere di consolidamento statico. Verificate le precarie condizioni di dissesto, in particolare in corrispondenza del prospetto su calle Magno, si è provveduto a posizionare sette tiranti in acciaio su entrambi gli impalcati, in modo da ridurre lo spanciamento delle murature. Nell'ottica di restituire fedelmente l'immagine esterna dell'edificio, oltre al rifacimento degli intonaci deteriorati con grezzo e stabilitura in calce e cocciopesto, sono state liberate le aperture dalle orbonature e rifatti i serramenti interni ed esterni, rispettandone le originarie caratteristiche costruttive. Anche gli elementi in pietra d'Istria, presenti sia sui prospetti principali che internamente, sono stati ripuliti o sostituiti ove lesionati.

i numeri
5 alloggi (1 da mq 43, 1 da mq 81, 1 da mq 84, 1 da mq 97, 1 da mq 75)