intervento concluso

fondamenta e riva della Salute

commessa PF.00306 - codice intervento 7811

committente Comune di Venezia
importo di gara 1.434.895,04 euro
inizio-fine lavori dicembre 2002 - marzo 2004
responsabile intervento ing. Lorenzo Bottazzo e geom. Giuliano Molon
direttore tecnico ing. arch. Ivano Turlon
progetto ing. Lorenzo Bottazzo
direttore dei lavori ing. Franco Pianon
coordinatore sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione ing. Stefano Muffato
impresa esecutrice Cooperativa San Martino soc. coop.
lavori di restauro sponde, riordino sottoservizi, risanamento igienico-sanitario, risanamento pavimentazione

L'intervento è stato diviso in tre lotti adiacenti e consecutivi. Il primo lotto, corrispondente al tratto di fondamenta della Dogana che va dalla centralina di rilevazione mareografica all'inizio del campo della Salute, presentava un paramento spondale costituito in bolognini in pietra calcarea e, nella parte inferiore, uno zoccolo in calcestruzzo. La parte emergente, retrostante il paramento, era costituito da un getto di calcestruzzo. Complessivamente la costruzione si presentava con un buon grado di robustezza.
Il secondo e il terzo lotto erano relativi ai tratti spondali prospicienti rispettivamente il Seminario patriarcale e la chiesa della Madonna della Salute.
Procedendo verso San Gregorio il secondo lotto includeva la minore delle due rive monumentali. La riva era stata soggetta, fin dai primi del Settecento, a continui interventi di restauro per l'intenso utilizzo come carico e scarico e perché formata da gradini di dimensioni (e quindi di inerzia) ridotte, perché più economici. Il restauro ha comportato lo smontaggio di tutti gli elementi della scalinata, la loro pulizia seguita, ove necessario, da ricostruzioni morfologiche. Nel riposizionamento si sono dotati tutti gli elementi di opportuni connettori in acciaio inox inghisati con resine epossidiche, in modo da renderli solidali reciprocamente all'esistente struttura in calcestruzzo.
Per quanto riguarda il muro di sponda i bolognini in pietra calcarea risultavano profondamente intaccati dagli organismi litofagi. La completa dissoluzione delle malte di allettamento aveva provocato modeste modifiche della giacitura dei mattoni, per cui si è optato per un restauro che mirasse allo stato di fatto, con l'impermeabilizzazione del muro e il risarcimento di parte del materiale asportato.
Il terzo lotto ha compreso la riva monumentale prospiciente la chiesa e i tratti di muro di sponda adiacenti. Il paramento verticale è stato sistemato similmente al secondo lotto, mentre la scalinata si presentava in condizioni peggiori, in quanto la struttura portante in muratura aveva subito diffusi fenomeni erosivi. I gradini erano quasi tutti scalzati o traslati, rotti e addirittura perduti. La parte muraria è stata consolidata con iniezioni, previa ricostruzione morfologica con il reintegro degli elementi in laterizio mancanti. Il montaggio dei gradini ha previsto anche in questo caso l'uso di perni.

i numeri
pavimentazione 900 mq
sponde pubbliche 202 m

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